Lucca, città di origine ligure-etrusca, chiusa da una cerchia di mura del Cinquecento, è un piccolo mondo incantato. E' una città ricca di fascino d'incommensurabile bellezza artistica di angoli affascinanti, di tradizioni mercantili con la presenza ancora oggi di botteghe che hanno cento anni di vita e di alcuni dei monumenti più belli d'Italia come le torri, le chiese i musei, i chiostri, meta preferita dei turisti. Lucca ha mantenuto inalterate nel corso dei secoli le sue caratteristiche principali: le piazze con le fontane, i suoi palazzi, le chiese, le torri, i giardini, i viali alberati, le viuzze strette del centro storico. Lucca divenne colonia e poi fiorente municipio dei romani e infine capitale del ducato longobardo di Tuscia; la conversione dei longobardi al cattolicesimo si esplicò nella costruzione di numerose chiese, da qui l'appellativo "città dalle cento chiese". Raggiunse il periodo di massimo splendore, grazie all'intensa attività mercantile e bancaria ma soprattutto per la lavorazione ed il commercio della preziosissima seta, esportata nei mercati di tutta Europa. Le lotte con le vicine Pisa e Firenze per il controllo delle vie di comunicazione resero più volte necessaria la costruzione di mura. Dal XVI sec., la città fu una libera Repubblica di tipo oligarchico. Nel 1805, Napoleone fece di Lucca un principato, affidandone il governo alla sorella Elisa Bonaparte in Baciocchi; Elisa governò fino al 1814, avviando grandiose opere pubbliche e radicali modifiche all'assetto urbano. Dopo la Restaurazione, i criteri riformatori dei Baciocchi furono ripresi da Maria Luisa di Borbone che, col figlio Carlo Ludovico, si distinse in particolare per la realizzazione di un nuovo acquedotto. Nel 1847 la città entrò a far parte del Granducato di Toscana e poi, nel 1860, del Regno d'Italia. La cerchia delle mura racchiude le bellezze della città , ma fuori da quella cerchia si può scoprire e gustare il sapore di luoghi incantati. E così addentrandoci nell'entroterra lucchese si può andare alla scoperta del suo territorio: la Garfagnana, la Media Valle e la Piana di Lucca. In questi luoghi attraversando miriadi di frazioni ci s'imbatte continuamente in antiche pievi, ville patrizie a cui tutto intorno fa da cornice una corona di colline dalle cui alture guardando in basso si scorge una piatta pianura. Un paesaggio ricco di cambiamenti: si passa dalla pianeggiante e stanca pianura fino a toccare quasi le vette delle Apuane. In questo ambiente immerse nella campagna fra olivi e vigneti, vi sono le eleganti ville nobiliari. Queste non furono solo residenze di villeggiatura , ma spesso veri e propri luoghi di rappresentanza dell' aristocrazia e borghesia d'un tempo. La loro bellezza architettonica ed il fasto di alcuni arredi interni ne sono un'evidente testimonianza e cosi Villa Mansi a Segromigno, la villa reale di Marlia, Villa Fanini a Gragnano, quest'ultima ancor oggi può essere utilizzata per ricevimenti in occasione di matrimoni famosi. Espressione di una civiltà contadina povera e sobria, la cucina lucchese mantiene il carattere sostanzioso e saporito di un tempo; ricca di fantasia nell'accostamento di sapori antichi e nell'uso di materie prime genuine.Le tradizionali pasticcerie e i forni, presenti espongono i dolci semplici di una volta, come il famoso Buccellato, un pane dolce di origini antichissime, aromatizzato con anice e uvetta.